top of page

The Full Story

[ENG]

Imagine a forest, a big green forest with different shapes of leaves. Now imagine the same forest but immersed in marine waters, where instead of land, there are sandy or even rocky seabeds. Now stop imagining. Those forests exist and have already existed for about 100 million years. They are called seagrasses and are the lungs of our seas.

​

​

​

​

​

​

​

​

 

 

 

 

 

Like their terrestrial sisters, seagrasses produce flowers and fruits, which then release seeds. Marine currents play the same role as air currents, carrying pollen and seeds to remote areas. Living in seawater means adapting to extreme conditions. The quality and quantity of light vary, as does the clarity of the water. Fortunately, thanks to extraordinary plasticity, marine plants have adapted and colonized the coasts of all the continents of the world except Antarctica.

​

However, seagrasses can also “move”, stretching the trailing rhizomes to find new space and to adsorb more nutrient from the soil. This is the so-called clonal growth. The same genotype, the same original rhizome, cam produce in its life hundreds of different shoots, can survive per centuries, according to the species and to the available resources. There are species, as Posidonia oceanica, where single clones can have persisted for millennia, growing slowly with a strong and lignified rhizome. Others, such as Cymodocea nodosa, grow faster and can produce dozens of shoots in a single growing season, when temperature and light are ideal.

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

They are a vital part of marine ecosystems as they perform numerous functions that support coastal ecosystems. Thanks to a complex root system, they stabilize the seabed and, thanks to thick foliage, slow down the erosion phenomena of the coasts caused by the currents. Seagrasses provide essential food, shelter, and nursery areas for commercial and recreational fisheries and countless invertebrates living in seagrass communities.

​

​

​

​

​

​

​

 

 

 

 

 

 

 

We need our sea, we need marine plants. That's why we dedicate our studies to evaluating the impact of human activities on these important ecosystems. We do our part, but we can conserve and protect these important marine ecosystems together.

GPTempDownload (1).JPG
@Cymodocea nodosa meadows (Mar Menor, Spain)
GPTempDownload.JPG
@Cymodocea nodosa plants with associated communities (Mar Menor, Spain)
cymo rhizome_edited.png
@Rizhome of Cymodocea nodosa with vertical and apical shoots

[ITA]

Immaginati una foresta, una grande foresta verde con diverse forme di foglie. Ora immagina la stessa foresta ma immersa nelle acque marine, dove al posto della terra ci sono i fondali marini sabbiosi o anche rocciosi. Ora smetti di immaginare. Quelle foreste esistono, ed esistono già da circa 100 milioni di anni. Sono formate da piante marine e sono i polmoni dei nostri mari.

 

Come le sorelle terrestri producono fiori, frutti che rilasciano poi semi. Le correnti marine giocano lo stesso ruolo di quelle aeree, trasportando il polline e i semi in aree remote. Vivere sotto il livello del marine significa adattarsi a delle condizioni estreme. La qualità e quantità di luce varia così come la limpidezza dell'acqua. Per fortuna, grazie ad una straordinaria plasticità le piante marine si sono  adattate ed hanno colonizzato le coste di tutti i continenti del mondo, eccetto l'antartide.

​

Tuttavia, le fanerogame marine possono anche "muoversi", allungando i rizomi finali per trovare nuovo spazio e assorbire più nutrienti dal suolo. Questa è la cosiddetta crescita clonale. Lo stesso genotipo, lo stesso rizoma originario, che produce nella sua vita centinaia di germogli diversi, può sopravvivere per secoli, a seconda delle specie e delle risorse disponibili. Ci sono specie, come la Posidonia oceanica, dove i singoli cloni possono sopravvivere per millenni, crescendo lentamente con un rizoma forte e lignificato. Altri, come Cymodocea nodosa, crescono più velocemente e possono produrre decine di germogli in un'unica stagione di crescita, quando la temperatura e la luce sono ideali.

 

Sono una parte vitale degli ecosistemi marine poichè svolgono numerose funzioni che supportano gli ecosistemi costieri. Grazie ad un complesso apparato radicale stabilizzano i fondali e grazie ad una fitta chioma fogliare rallentano i fenomeni di erosione delle coste causati dalle correnti. Le fanerogame marine forniscono cibo, riparo e aree di "nursery" essenziali per le specie di pesca commerciale e ricreativa e per innumerevoli invertebrati che vivono nelle comunità di fanerogame marine.

 

Abbiamo bisogno del nostro mare, abbiamo bisogno delle piante marine. Ecco perchè dedichiamo i nostri studi per valutare l'impatto  delle attività umane su questi importanti ecosistemi. Noi facciamo la nostra parte, ma insieme possiamo conservare e tutelare questi importanti ecosistemi marini.

Let’s Work Together!

Get in touch so we can start working together.

  • Twitter
  • Instagram
bottom of page